martedì 27 maggio 2008

TODO MODO

Il titolo di uno dei primi libri di Leonardo Sciascia, titolo che in realtà non dice granché. Si capisce solo che è in lingua spagnola e quasi si rinuncia a penetrare nel suo più profondo e recondito significato. Eppure, il risvolto di copertina ne dà l’esatta traduzione: “...il miglior modo di adeguarsi alla volontà divina sono gli esercizi spirituali” (Sant’Ignazio di Lojola). Mai un titolo così azzeccato ed appropriato, secondo me. . Infatti la trama, in un perfetto giallo-poliziesco (fantapolitica ? di allora: 1974) narra lo svolgimento di un corso di esercizi spirituali in un convento-albergo in prossimità di una grande città. Inevitabile il morto, anzi 3, di cui opportunamente viene nascosto il colpevole. Tutto poggia su un prete filosofo-mondano (don Gaetano) che tiene i suoi ospiti tutti in pugno ed alla fine cade anche lui vittima.
Vi avevo promesso (“Si cambia”) che mi sarei dato alla narrativa e lo sto pazientemente facendo. Di Sciascia, siciliano, non so perché, ma mi sarei aspettato un profondo bagno nella sua terra (alla Giovanni Verga). Ma evidentemente mi sbagliavo di grosso. Passerò presto a “Il giorno della civetta”, di cui tante volte ho visto il film e chissà che non riesca a tracciarmi un quadro più azzeccato.
Per ora, traendo da Internet, credo che domani correrò a prendere la cassetta del film in oggetto: “Un centinaio di notabili della DC si riunisce in un convento-albergo, ufficialmente per un corso di esercizi spirituali, ma in realtà per una nuova spartizione del potere”. Mi attrae la eloquente figura di Gian Maria Volonté, da me sempre amato, che interpreta la figura di Moro (all’80%) e di Andreotti (al 20%).
Non solo persi il libro, ma anche il film. Ma come si fa a star dietro a tutto ?
Paolo R.

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