domenica 25 maggio 2008

"ALLA SERA"


Capelli scontornati di rosso appena, arruffati e folti, basettone larghe fino quasi alla bocca, zimarra scura completamente avvolgente, camicia a pizzo-svolazzo con ampi becchi, maniche della suddetta zimarra fino a mezza mano; soggetto inquadrato in un meriggio crepuscolare. E’ l’immagine più classica di Ugo Foscolo. E’ questa anche l’immagine che scarico da internet. Da sempre siamo abituati, per i personaggi più importanti, ad un unica iconografia. Perché ? Non è questo il luogo per voli pindarici, comunque anche di questo mi sono accorto per tempo.
40 anni fa (così ora i più curiosi sapranno che ho 60 anni, appena suonati) preparai l’esame di maturità (italiano) dall’amico Carlo C. In pochissime lezioni (non c’era tempo sufficiente) riuscì a farmi amare la materia ed in particolare a farmi di molto apprezzare i sonetti del Foscolo (insieme ai Carducci-Pascoli-Leopardi) che mi colpirono piuttosto intensamente, dato che non li dimenticai mai più completamente. Mi ripromettevo sempre di tornarvici.. ma – confesso - non l’ho mai fatto. Ora me se ne presenta una ghiotta occasione.
Di giorno sono piuttosto occupato (anche a pacioeare);. mi piace improvvisare più che programmare. Non sono affatto perciò un metodico, ma un improvvisatore (“eclettico” nel mio biglietto da visita). Corro di qua e di là, fumo un po’ troppo, ma so - ad un certo punto – riuscire a concentrarmi piuttosto intensamente, anche se non per lunghi tratti di tempo.
Ma alla sera, dopo cena, quando comincia a far buio, non mi abbandono alla TV, ma resto cheto cheto in camera mia a pensare... a non so esattamente cosa e mi trovo solo con i miei pensieri. Tutta la giornata convulsa se ne va, con gioia, all’improvviso. Da un po’ mi sovviene alla memoria il magnifico e struggente sonetto “Alla sera” del Foscolo appunto, di cui voglio trarre la prima quartina, lasciandovela in ricordo di oggi:
Forse perché della fatal quiete tu sei l’immago
a me si cara vieni o sera!

Per il completamento, vi rimando ad altra fonte.


Paolo R.

24.5.08

Nessun commento: