sabato 10 maggio 2008

SI CAMBIA!


“A Mestre si cambia”; “A Bologna si cambia”. Era questo l’annuncio, strillato dagli altoparlanti della stazione, collegato ad un importante viaggio ferroviario. Oggi, non più bambino, tali annunci non si sentono più. Le cose sono cambiate!, ma non ce ne interessa affatto il motivo.
Anche “Berto” è cambiato. Da stentato (e sdentato) lettore della Chiesa di Terranegra, ora - a 70 anni suonati – è diventato valente collaboratore di una Chiesa protestante dell’Arcella.

Così, anch’io sono cambiato. Io me ne sono certamente accordo ! Ma gli altri ? Forse sono troppo presi da se stessi e degli “altri” colgono solo gli aspetti superficiali, come dicevo in altro recente “pezzetto” (Modugno).
Voglio qui parlare solo del mio rapporto con i libri. Dopo 45 anni di appassionata ricerca saggistica, mi sto dando... all’ippica (letteratura). L’interesse per la saggistica stessa mi è stata trasfusa dagli amici giornalisti (Roberto) a metà anni ’60. Scoprii così la Feltrinelli e la Laterza, in particolare. I relativi libri (economici) li acquistavo e li leggevo (studiavo) regolarmente. Soprattutto quelli a contenuto storico. Prosegui così ed allargai un po’ l’orizzonte fino all’altro ieri. Ma man mano che procedevo in questo quarantennale percorso, mi accorgevo che tutta la mia sete non poteva essere abbeverata da quell’acqua, La saggistica – stavo subodorando - parla, infatti, solo al cervello e non al cuore. Ma l’uomo non può essere ridotto ad una sola delle sue componenti.
Era necessario arrivare anche al cuore. Così, assai pigramente nel corso di quegli stessi anni, mi stavo accorgendo di un nuovo bisogno culturale: la letteratura. Mia moglie, al riguardo, è ben più avanti di me, da alcuni decenni. Non so se riuscirò a riprenderla, ma lo dubito. L’ho conosciuta mentre, nella corsia dell’ospedale dove prestava servizio come allieva, stava, di notte, divorando Pasolini. E mi affascinò. Ne ebbe senz’altro un’impressione positiva (verso di lei). E questo ha avuto un profondo segno negli anni a seguire,
Ora (2008), seguendo regolarmente la trasmissione di domenica pomeriggio“Per un pugno di libri”, vedendo quei bravi ragazzi preparatissimi in letteratura (non solo italiana), mi è progressivamente scattata una molla: perché non anch’io nella letteratura ? Sì, perché parla al cuore, ma sempre parla.

Dedicato a mia moglie Marina ed alla letteratura (in primis italiana)


Paolo R.

10 maggio 2008

Nessun commento: