
Io mi sono solo occupato dell’aspetto logistico –organizzativo e mi è assai (ancora una volta) dispiaciuto di non saper minimamente utilizzare quella lingua. E pensare che 40 anni fa ci ero stato ad un passo... ma, per paura-pigrizia, non mossi l’ultimo piede. Così sono rimasto ancora una volta a bocca asciutta. Anche oggi e nei prossimi giorni in cui si articolerà il suddetto concorso-selezione.
Ma ciò non mi ha impedito di rivolgere cordiali “ciao” a ragazzi, uomini e donne. Ad una signora cinese, di circa 40 anni, all’arrivo del taxi di ritorno (da me chiamato), al momento dell’addio, le stampai un forte abbraccio. Lei (grazie!), che non se lo aspettava proprio, divenne “raggiiante” (grazie ancora) a detta di chi vi assistette.
Mi sembra di poter dire – sulla base della recente esperienza – che se lo sport internazionale unisce, la cultura (musica in particolare) agisce ancor più in profondità, perché più sensitiva e più spirituale e più... pulita.
Paolo R.
2 commenti:
...non è mai troppo tardi per imparare l'inglese... pensa ad un blog internazionale!?!?!?
Bravo papà per il tuo altruismo e la tua generosità!
Soprattutto in questo periodo di polemiche preolimpiche, sei un esempio di altruismo e di bontà per tutti
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