giovedì 10 luglio 2008

POCA MODERAZIONE E POCA (PROGRAMMAZIONE)

Dopo due mesi di blog, mi viene suggerito da più parti di occuparmi, con più concretezza, ANCHE dell’oggi. Gli rispondo subito che non intendo occuparmi puramente di teoria politica, semmai di sociologia politica applicata.

Da più fonti più concretamente mi sono rimbalzati in questi giorni determinati aspetti connessi alla lingua inglese per i bambini piccoli. In premessa voglio far solo osservare che in 30 anni si è passati dalla seconda lingua (abbandonando giustamente il tedesco) delle superiori alla co-lingua delle elementari, se non addirittura delle materne. Il guaio principale, per me, è che vi si è arrivati per via amministrativa (ministeriale) e non legislativa (previo ampio necessario dibattito), in totale assenza del contributo scientifico dei pedagogisti, meritoria disciplina ormai quasi del tutto scomparsa dalle scene. Anche nei centri estivi mi risulta stia sempre più prendendo piede l’espressività in inglese. Quei poveri bambini mi fanno una grande pena. Avrebbero diritto di essere educati principalmente nella lingua materna e, solo raggiunte le medie, e solo sussidiariamente, ANCHE in inglese, al che non si toglie carattere di odierna necessità. Ma ciò non deve assolutamente compromettere l’equilibrato sviluppo della natura del bambino.
Sempre da un punto di vista di sociologia politica, abbiamo più volte in questi decenni assistito ad una innaturale inversione di competenze tra Autorità amministrativa (Ministeri) ed Autorità Politica (Parlamento), così come è avvenuto nel campo della disciplina della professione infermieristica, di cui, se del caso, si dirà in altra occasione.

Per tornare conclusivamente all’inglese, sull’onda della moda, si sono addirittura create le scuole elementari inglesi, in cui l’italiano è relegato a SECONDA lingua ed in cui tutti gli insegnamenti sono naturalmente impartiti in lingua inglese. Peccato che Maria (6 anni), per reazione si facesse sistematicamente la pipì addosso, finché i suoi genitori la ritirarono dalla scuola inglese, per passarla giustamente in una NORMALE scuola elementare ITALIANA, dove la pipì addosso non se la fece più.
A parte ciò, mio figlio, circa 20 anni fa, alle Medie fu assegnato alla sezione di Francese. Ma senza alcun dramma. Recuperò ampiamente l’inglese al Liceo ed ora lo parla correttamente.


Paolo R.

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