martedì 17 giugno 2008

ZIBALDONE ROMANO


Vi avevo promesso (“La bistecca di Sant’Antonio”) che sarei andato a Roma. Mai titolo così impegnativo ed irriverente (Leopardi). Ma siamo qui.

BUS: relativamente abbastanza affollati. Si sale e si scende indipendentemente dalle singole porte: dove si vuole. Si aspetta, per salire, anche dalla porta centrale normalmente di uscita, anche se le altre due sono libere. ‘Sti romani ! Conoscono solo il percorso della loro linea abituale.

BICI: non se ne vedono proprio in giro. Colpa dei sampietrini (a fessure larghe), dell’intenso traffico o delle non infrequenti salite (7 Colli) ?

MEGLIO consumare una pizza al trancio (3 euro) ed una bibita a prezzo contenuto (chiedere prima), che avventurarsi tra le varie paninoteche, ove - a fronte degli specchietti per le allodole (quaglie) - il prezzo della bibita può raggiungere cifre astronomiche (4 euro). Trovato: “Pizza pazza per pazzi pizza”: vi piace ? Mi ricorda il celebre: “Sono sempre stato semplice soldato, sempre sano, sempre senza soldi” ! Attenzione alle bibite in piazza S. Pietro: meglio le fortunatamente abbondanti fontane e fontanelle.

VIAGGIO IN ITALIA: da oltre 25 anni non andavo a Roma. Mi ha tanto ricordato i viaggi in Italia di Goethe (1700-1800) o di Piovene (1950). Ai miei tempi non si costuma più fare così.

SORPRENDENTE ED EMOZIONANTE la visita alle Grotte Vaticane. C’è anche il tanto vituperato Bonifacio VIII. Che emozione davanti alla statua-sarcofago di Paolo VI, il Papa culturale-incompreso dai più; Giovanni 23 e, soprattutto, davanti alla scritta in caratteri oro: “Sepulcrum Sancti Petri Apostoli”. Che sussulto interiore vedervi costruita sopra una basilica multiplurisecolare. E IL PAVIMENTO di S. Pietro, così percorso e calpestato, eppure ancora così lucido e perfetto !

S. PAOLO, si scopre, risale solo a 150 anni fa (Pio IX)), perfettamente ricostruita dopo il doloroso incendio. Vi rimangono solo 35 tondi per i prossimi Papi. Gli architetti che verranno ne troveranno però la soluzione. Mi è piaciuta più delle altre Basiliche (a parte la grandiosità di S. Pietro), forse perchè intitolata al mio santo protettore.

S. PIETRO IN VINCOLI: il nome è tutta una curiosità, perchè non vi traspaiono direttamente le catene di S. Pietro (“vincoli”). Forse altra espressione più trasparente io non l’avrei proprio potuta trovare. Meravigliosa quella volta ribassata (dopo, viste, le 4 Basiliche con volta a cassettoni dorati) e le stupende 20 colonne doriche scanalate in lunghezza. Superba, poi, ed imponente la barba di Mosé (Michelngelo). Del tutto positivo aver aspettato 2 ore per la riapertura pomeridiana.

DOPO 3 giorni di “giri” forsennati, mi sovviene (ancora una volta nella mia vita) il noto detto: “Casa mia, casa mia, per piccina che tu sia...tu mi sembri una Badia”. Allora, giovane, non riuscivo a comprenderlo completamente. Ora ne afferro meglio il senso Mi aspetta il caro ed inseparabile computer, i volti delle persone care e soprattutto le cose più semplici (“Rivoglio la mia botte”).

Paolo R.

2 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
linter ha detto...

Eh.. Roma è sempre bella!!!!