lunedì 25 agosto 2008

LA GARZANTINA


Non feci le scuole “alte”, ma le più basse, finalizzate - per ovvie ragioni economiche - al pronto impiego. Eravamo allora ai primissimi anni ’60. Un giorno, in 3^ Avviamento commerciale (era di questo tipo la mia scuola, “Galileo Galilei” di Padova) venne a farci visita in classe il Preside, prof. Giuseppe Vantini (Bepi tega), per una sorta di definitivo congedo scolastico e conseguente augurio lavorativo. (I Presidi, ed anche lui quindi, erano allora Autorità molto rispettate (e pagate) ed incutevano un certo rispetto. Di oggi non voglio e non posso proprio parlarne).
Sapendo del nostro rischio di non (poter) più studiare, se ne preoccupava giustamente, cercando di porvi un qualche rimedio come poteva. Prese solennemente tra le mani un Vocabolario (o Dizionario....differenza ???) e ne scelse alcune parole, commentandole brevemente. Ci consigliò quindi vivamente di svolgere, per l’avvenire, un particolare esercizio: leggere una “voce” al giorno dal nostro Vocabolario.! Avremo potuto, secondo lui, sconfiggere per l’avvenire la nostra mastodontica ignoranza. Ma erano altri tempi. (Tutta la nostra vita non ci sarebbe naturalmente bastata a percorrere l’intero libro... e l’ignoranza sarebbe comunque rimasta). Anche se non gli detti subito retta, il suo intervento mi colpì vivamente.... non so in che direzione. Solo il prosiego degli anni, se non la mia particolare inclinazione ai vocabolari, ne avrebbe scatenato il reale effetto.

A dire il vero, già l’anno precedente avevo affrontato la spesa del Vocabolario Palazzi.... che, ri-rilegato (cioè rilegato, dopo 40 anni, una seconda volta dalle abili mani del “curatore di libri” prof. Ferdinando B), conservo tuttora con molta cura ed affetto. L’avevo acquistato, approfittando dello sconto librario, tramite l’amico Angelo, addetto in una locale Casa editrice e, così, la spesa era divenuta più sostenibile per un povero studentello come me. Avevo, da subito, iniziato a consultarlo, ma non con il metodo “Vantini”. (una voce al giorno), bensì stimolato dai miei poliedrici interessi.

Dopo qualche mese, al mio primo impiego (dic. 1962), con grosso e del tutto inatteso scoop esce la prima Garzantina generale (“ENCICLOPEDIA GARZANTI”, 2 volumetti). Il prezzo: 2.500 lire. Con uno dei miei primi,magri stipendi, la comprai senza alcuna esitazione in Gregoriana (Via Vescovado) dall’amico Giovanni (pace all’anima sua), senza ricorrere, stavolta (non so proprio perché) all’amico Angelo. Mi ero innamorato dell’Opera e ne sono sempre rimasto fedele. Anche oggi, pur potendo disporre di molti vocabolari e di altre Enciclopedie di maggior respiro.

Sono molto affezionato alla Garzantina (“ri-rilegata”). Conserva anche oggi, del tutto intatto, il valore della sua profonda intuizione e la sua grande validità e vi ricorro, quale conferma, ANCHE quando trovo esaustive e più aggiornate risposte nelle opere enciclopediche principali.

Uno sconfinato grazie al benemerito editore Livio Garzanti, che - con intuito ed intelligenza – ha saputo egregiamente toccare brillantissime tappe nella cultura italiana del secolo appena trascorso.



Paolo R.

17.8.08

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